La Storia di una Porta Bloccata

La chiamata arrivò nel cuore della notte: un’emergenza, una porta bloccata.

Arrivai a casa del cliente e, prima ancora di mettere piede dentro, il tipo andò a sbattere contro un vetro con tutta la grinta di un gladiatore.

I suoi occhi brillavano di una strana determinazione, ma non disse una parola. Un sorriso nervoso mi accompagnò mentre camminavamo verso la porta.

Quando vedo la chiave, subito mi rendo conto che non è quella giusta. “Questa chiave non va,” gli dico. Ma lui, con la tranquillità di un esperto in strategie, mi dice: “No, no, provi pure.” Decido di provarla, ma ovviamente la porta non si apre.

“La serratura e la chiave sono diverse,” gli dissi. I suoi occhi si fissarono intensamente su di me, come se avesse avuto un’idea geniale.

Mi condusse giù. Arrivammo davanti a un’altra porta. Senza dire nulla, infilai la chiave e la girai. Un suono metallico, una scossa di energia, e finalmente la porta si aprì. Ecco il colpo di scena: il ragazzo aveva sbagliato piano.

A questo punto gli dissi: “50 per l’intervento.” E lui, con un sorriso che mi fece quasi pensare di averlo appena fatto vincere alla lotteria, mi rispose: “Perfetto! Ce li ho in tasca!” Tirò fuori 50 centesimi dalla tasca e me li diede.

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